Cotti e Mangiati

Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Risy (del 22/10/2008 @ 15:26:18, in vacanze, linkato 24951 volte)

È inutile! Mi arrendo! Dopo svariati tentativi, mi arrendo.
È trascorso più di un mese dal rientro dalle vacanze e non ho trovato la giusta ispirazione per poter buttare giù quattro righe decenti in un post strepitoso che potesse raccontarvi le nostre bellissime vacanze, ma siccome non sono ispirata ho deciso di pubblicare un breve racconto senza infamia né lode pur di sbloccare questa situazione.

Collelongo - 16 agosto 2008 - San Rocco

Le nostre vacanze quest'anno sono state molto movimentate abbiamo passato una prima parte in Abruzzo, prevalentemente a Collelongo, paesino salito recentemente alla ribalta delle cronache come ben sapete, lì abbiamo trascorso i giorni di ferragosto e il 16 agosto, giorno di San Rocco, il santo patrono.
L'agitazione si sente dai giorni precedenti, quando i due panifici del piccolo paese cominciano a sfornare a ritmi serrati i dolci tipici delle feste, mentre gli operai montano le luminarie sulle strade, e nelle case si preparano le lasagne per il pranzo del giorno di festa. Il giorno della festa la sveglia è a dir poco traumatica, le campane iniziano il loro tintinnare incessante alle 7 di mattina, se non bastasse e volendo continuare a crogiolarsi nel letto, la banda musicale inizia a percorrere le strade paesane a suon di trombe e tamburi. Ormai sei sveglio, non resta che alzarti, aprire le finestre e goderti l'arietta fresca e frizzante che ti rinvigorisce e goderti lo spettacolo della natura. Un’allegra colazione e poi tutti ad accaparrarci il turno nell'unico bagno della casa (con tre bimbe piccole! Vi lascio immaginare) e poi via si scende in piazza per assistere alla processione.

Collelongo - 16 agosto 2008 - Processione San Rocco

Collelongo - 16 agosto 2008 - Processione San Rocco - Vecchina

Collelongo - 16 agosto 2008 - Banda

Un salto nel passato, non sono più abituata mi sembra di vedere il film con Nino Manfredi Per grazia ricevuta: “Viva Viva Sant'Eusebio”, ricordate? Al rientro a casa, stanchi e affamati, ci si appresta a divorare gli immancabili agnello e pecora alla brace, la scamorza alla brace, gli arrosticini e poi dolci e vino a volontà.

Il 17 di agosto: pronti, via! Subito ritrasferiti a Milano e via verso nuove avventure, abbiamo preso il nostro bel volo economico destinazione España, Alicante. Anni or sono, da giovane studentessa universitaria, finii in questa strana cittadina spagnola, che a dir il vero di spagnolo ha ben poco, è in costa Blanca, nella regione Valenciana, sì proprio quella della mitica paella, è una città che ha visto il suo sviluppo negli anni 70, ha poca storia spagnola, a parte il barrio tipico e la festa dei mori e dei cristiani, commemorazione delle battaglie dei cristiani contro le invasioni degli arabi, per il resto potresti pensare di trovarti a Miami, o in un'altro posto qualsiasi della Florida, ampie ampissime spiagge bianche con grattacieli che spiccano a ridosso dell'immancabile paseo, sul quale si affollano locali e localini uno accanto all'altro hai solo l'imbarazzo della scelta, dalla bocadilleria, alla taperia passando per il ristorante italiano o vasco (leggasi basco), insomma l'ideale per godersela tutta. Quest'anno, dopo quasi 10 anni di assenza, ho accettato con molto piacere il caloroso invito della mia amica Olga, spagnola doc. Lei e Rafael ci hanno fatto sentire dei princicpi, ci hanno lasciato la loro casa e hanno vagabondato in cerca di un letto dove dormire tra casa della zia di Rafael e quella di sua mamma. Poveri! Penso che non potrò mai ricompensarli abbastanza. In un bel condominio dotato di tutti i confort con piscina campo da tennis e da calcetto, spiaggia a due passi insomma tutto da godersi alla grande. Le spiagge sono praticamente libere, ogni tanto ci sono gli ombrelloni di stabilimenti che al mitico costo di 3 euro al giorno puoi sceglierti in qualsiasi posizione dalla prima fila all'ultima, e con altri 3 euro hai anche il lettino. Altro mondo...

Alicante - La spiaggia

Alicante - I locali 1

Alicante - I locali 2

 
Di Risy (del 31/07/2008 @ 23:46:39, in vacanze, linkato 3501 volte)

Possibile che ogni anno sbaglio sempre il periodo delle ferie?
Questa cosa mi fa impazzire: nel mio ufficio entro il 30 marzo si decidono le ferie di tutti i ponti - Pasqua, Festa della Repubblica, Primo maggio, ecc. - e delle ferie estive! Ora mi domando... capisco tutto, ma uno può sapere con certezza a marzo quando fuori c'è pioggia e freddo quando vuole andare in vacanza?
È pazzesco, la situazione è questa: a gennaio rientrati dalle ferie di Natale, una mia collega si attacca al telefono e comincia a telefonare armata di depliant a tutti i villaggi di Calabria e Puglia. Dopo 15 gg in cui questa cosa si ripete domando: "Scusami ma quando vai in ferie?" intendendo, forse vuole farsi una settimana in primavera? E lei candidamente: "No le prime due di agosto" Cosa??? Le prime due di agosto? Mi sembra un 'eternità! L'anno è appena iniziato, nelle chiese che seguono il vecchio rito il presepe non verrà smontato fino al 2 di febbraio, io ho ancora in bocca il sapore del torrone, ho ancora pacchettini da scambiare con qualche amica ritardataria e questa pensa già ad agosto? Ma mancano 8 mesi ad agosto!!!

Mi mordo le mani stile Fantozzi nei suoi odiosi film. Torno al mio lavoro inquieta. Ecco arrivare la mail del personale: inderogabilmente entro il 31 marzo bisogna comunicare le ferie al proprio responsabile, che inderogabilemente entro il 30 aprile provvederà, verificate le necessità, a confermarle. È arrivato anche il mio momento, mi spingono a scegliere il mio periodo di ferie, la mia testa è piena delle lucette di Natale e di panettone ma io devo scegleire le ferie!
Chiedo appuntamento formale a mio marito: "Ehi ragazzo, stasera non ti inventare niente, calma tutti i tuoi bollenti spiriti, ché dobbiamo decidere le ferie di agosto" dall'altra parte il slenzio... poi un "vabbè" molto tirato

E così accade che alle ore 22, pargola a letto, noi smunti seduti a tavolino con calendario alla mano e armati di foglio e penna ci prepariamo a formalizzare una equazione algebrica che farebbe spaventare anche il genio di Numb3rs.
I punti di partenza:

  1. spendere il meno possibile per le ferie, siamo in bolletta e dobbiamo risparmiare;
  2. coprire più possibile il periodo in cui la cucciola non è a scuola, 6 settimane circa;
  3. consumare meno giorni di ferie possibili tra i pochissimi a mia disposizione, lui ne ha una valanga;
  4. cercare un posto carino dove andare e prendere le settimane che costano di meno per contenere le spese
  5. fare in modo che si facciano meno viaggi possibili di trasferta tra i vari posti dove andremo
  6. possibilmente alternarci nelle settimane in cui non saremo in vacanza per tenere a casa la piccola senza doverla allocare dai nonni e zii a 700 km di distanza.

L'equazione con il quadro delle settimane e molteplici scarabocchi sul foglio è pronta all'incirca alle 2 di notte, stanchi storditi e assonnati ce ne andiamo a dormire e tutta la notte un tarlo attacca il mio cervello:
"Avremo fatto le scelte giuste? Il giorno dopo tra vari ripensamenti e prese di coscienza comunico con il mal di pancia i giorni di ferie che saranno irremovibili come da disposizioni, cerco però di convincermi che in fondo abbiamo scelto un lungo periodo dal 2 agosto al 5 settembre, chi lavorerà una settimana chi l'altra, poi tre settimane insieme insomma tutto ok! Sono serena!
Ma...ma...c'è sempre un ma.. siamo a maggio iniziano i primi problemi... io che non ho telefonato a gennaio nei villaggi, per agosto trovo tutto prenotato (e meno male che c'è la crisi economica!) almeno in quelli che abbiano un buon rapporto qualità prezzo. Certo potrei sempre andare al club Valtur di Ostuni, 5000 euro in tre per una settimana, oppure in qualche camping a 1.8 km dal mare con mobilhouse (leggasi roulotte) e servizi esterni... no non posso, non fa per me! Per cui annulliamo prima settimana di agosto, la spostiamo alla prima di settembre che è molto più economica, e la cucciola? Vabbè una settimana la porteremo dalla zia, quindi già la spesa viaggi lievita dovrò scendere e salire nel we per portarla dalla zia, siamo a luglio i problemi aumentano e le settimane "scoperte" sono due, quindi la permanenza si allunga dalla zia e da qualcuno tra gli altri parenti di buona volontà che vorranno accoglierla.

Ma non finisce qui! Probabilmente il maritozzo non riuscirà a prendersi i miei stessi giorni a cavallo di ferragosto, quindi io scenderò prima a recuperare la cucciola, poi lui ci raggiunge e poi finalmente prenderemo il via per le meritatissime ferie. Frattanto però ogni settimana assisto impassibile a colleghi che vanno e vengono, tutti hanno già fatto minimo una settimana alcuni già tre e io soffrom vorrei ora andare in ferie non dover aspettare ancora tre lunghe pesanti settimane per poter arrivare al 9 agosto.

Risultato: tanta pianificazione e tanta insoddisfazione, ho sbagliato i calcoli algebrici, ho perso delle ore di sonno, mi sono crucciata nella decisione, e ora voglio andare via e mi tocca aspettare. Ecco cosa significa pianificare quando ancora hai nelle vene lo spumante delle feste natalizie

Ps.Acthung! A settembre, quando rientrerò, inzia il nuovo tour: bisognerà decidere le ferie per novembre dicembre e gennaio e pronti, via ricomincia la giostra e l'anno è passato, ma si può vivere così?
Vi farò sapere quanto mi sarà costata alla fine questa giostra di sali scendi, alla faccia delle vacanze economiche!
Per consolarmi mi dò alla cucina, cosa può distogliere la mia mente dalle ferie?

La mia bellissima sorellina, che in cucina non è proprio una maga, ogni tanto tira fuori dal cappello delle meraviglie una ricettina niente male come questa che vi riporto, l'ho chiamata rigatoni alla cinese perchè ha degli ingredienti che si trovano spesso nei piatti cinesi, ma sappiate che non ha nulla a che fare con la tradizione e la cucina cinese!

Rigatoni alla cinese

Rigatoni cinesi - Preparazione condimento


Ingredienti per 4/5 persone:

  • 400 gr di verza
  • 3 carote
  • 2 cipolle
  • sale
  • rigatoni o mezze maniche rigate ancora meglio
  • olio
  • parmigiano o pecorino secondo i propri gusti

Rigatoni cinesi - Cottura

In una capiente padella fai scaldare l'olio con le cipolle ridotte a striscioline magari con l'aiuto della mandolina, quindi aggiungi le carote e la verza ridotte a listarelle sempre con l'arnese di cui sopra, lascia stufare le verdure coprendo con il coperchio per far si che il vapore cuocia le verdure senza seccarle (e per questo costringervi ad aggiungere altro olio...) salate secondo il vostro gusto, se vedete che si asciugano e non sono ancora cotte potete bagnarle con una mezza tazzina di acqua. Cuocete la pasta,poi fatela saltare in padella, spolverizzate con abbondante parmigiano o pecorino, e gustate! é fresco, leggero salutare e gustoso!
bon appétit

Rigatoni cinesi - Serviti

 
Di Bisy (del 03/07/2007 @ 01:22:14, in vacanze, linkato 4241 volte)

Ciao sono Bisy, l'altra metà di Risy in questo blog e nella vita!
Esordisco con questo post nel quale vi racconto la nostra vacanza nella costa d'argento della splendida Maremma Toscana che ci ha tenuti lontani per un po' da questi schermi e ci ha consentito di raccogliere stimoli e sapori che speriamo vi stuzzichino l'appetito.
Magari vi suggeriscono anche qualche idea per le vacanze...

La scelta

Tutto inizia da una ricerca di Risy su Google, a caccia di un posto dove fare una settimana di mare per "spezzare" il ritmo lavorativo e consentire alla nostra cucciola di affrontare poi la scuola estiva dopo una pausa tutta spruzzi e giochi di sabbia. Ad onor del vero se esistesse il motore perfetto per la ricerca di una vacanza, Risy dimostrerebbe che perfetto non è, data la quantità di vincoli "assurdi" che impone: entro un budget definito tipicamente inferiore a quello dell'anno precedente, luogo non troppo distante perché il viaggio aumenta i costi e lo "sbattimento", location distante dal mare max 50 metri (51 è tollerato se il metro in più è in giardino), mare bandiera blu nell'anno in corso e possibilmente in altri 2 anni precedenti, sabbia fine, niente scogli, ingresso moderatamente profondo, meglio se con secche, per consentire accesso facile alla bimba (in realtà è per lei che per bagnarsi fin sulle ginocchia mette un salvagente a ciambella di 1 metro e mezzo di diametro), spiaggia non troppo frequentata, meglio se selvaggia di quelle con accesso da un boschetto pieno di rovi... piccolo particolare, se vuoi essere selvaggia, devi accettare qualche serpentello ogni tanto, ma no, il motore perfetto troverà la spiaggiaselvaggiasenzaserpenti che fa al caso nostro... Ovviamente immersione totale nel verde e inquinamento zero sono "must" per chi vive a Milano. Ebbene, a furia di oliare google, la nostra sorprendente Italia ci ha offerto l'ennesima perla: un casale d'epoca ristrutturato a due passi da una delle più belle coste nostrane, l'Argentario, che incredibilmente risponde a tutti i requisiti di Risy: prenotiamo convinti anche solo dalle immagini del sito...

L'arrivo

L'appartamento riservato era disponibile solo da domenica mattina, per dare retta a Risy mi sono lasciato convincere a partire un giorno prima per "recuperare una giornata" come suole dire lei... Beh io vi racconto com'è andata poi giudicate voi... Ovviamente venerdì sera non siamo stati in grado di preparare la partenza anticipata, anche perché dovevamo trovare comunque un posto dove dormire. Decidiamo di preparare i bagagli e rimandare al giorno dopo la scelta del posto dove andare. La mattina successiva il programma di Risy era: sveglia alle otto, preparazione entro le otto e quindici, scelta del posto entro le otto e trenta, mentre io caricavo la macchina in max dieci minuti, partenza a razzo alle 8 e 45 (beh, aveva calcolato un po' di ritardo) arrivo stimato in 4 ore (ma che macchina abbiamo?), pranzo al sacco o panino e giro turistico della zona, poi cena in ristorantino tipico, nanna e giorno successivo di inizio ufficiale della vacanza marina. Alle 14 e 45 del giorno dopo una Risy con gli occhi iniettati di sangue sbatte la portiera del passeggero sotto lo sguardo attonito della cucciola. Siamo diretti a Grosseto, o almeno questo mi ordina di impostare sul Tom Tom One, navigatore satellitare con cui ha ingaggiato una lotta senza quartiere. E credetemi, non so come, sta vincendo lei!
Alle 19 circa, dopo un viaggio costellato dalle imprecazioni contro il navigatorRistorante Il Cacciatore - Orbetelloe, arriviamo al luogo da lei selezionato in una modalità che vi risparmio: L'hotel ristorante "Il Cacciatore" di Orbetello, di cui vedete qualche foto. Per fortuna del programmino si è salvata la cena, il nome del ristorante non è casuale, per questo optiamo per una cena che esalti il gusto della cacciagione. Mediamente soddisfatti ce ne andiamo a dormire con il vago sentore che quella cena non sia costata pochissimo... Il giorno dopo il conto: 190 euro tra stanza e cena + tentativo di furto con scasso della serratura dell'auto nuova di tre mesi. Per fortuna la serratura elettronica funzionava regolarmente, per cui ce ne andiamo contenti di avere la bella giornata di sole davanti a noi, grazie al fatto di aver anticipato la partenza, spendendo il 30% in + del budget. Mah... siamo in vacanza, meglio non pensarci.

Il Casale

Casale Voltoncino - IngressoRaramente l'impatto con ciò che avevamo visto solo su un sito ci ha sorpreso in meglio come in questo caso. Il Casale Voltoncino è veramente accogliente, molto curato nella ristrutturazione, dotato di tutti i confort. Abbiamo riportato qualche scatto magari meno professionale di quelli presenti sul sito per darvi un'idea di come è stato l'impatto all'entrata e del piacevole "mood" che si è creato da quel momento in poi con la nostra dimora della pur breve vacanza.Casale Voltoncino - EsternoUnico neo che non avevamo previsto e non documentato sul sito è la vicinanza alla statale Aurelia, una delle strade più trafficate d'Italia, decisamente perdonabile grazie all'efficienza dei doppi vetri e del climatizzatore presenti in tutte le stanze di tutti gli appartamenti, più penalizzante in giardino quando ci si rilassava al rientro dal mare.

La cucina

Per rientrare nel tema del blog, vi risparmio i dettagli sulla vita di mare e vi parlo di come si è espressa Risy in cucina: con meno risorse, l'attrezzatura non sua e comunque incompleta e ingredienti ridotti all'osso per vari motivi ancora una volta ha dato il meglio di sé, a cominciare da un binomio sicuramente consolidato, la pasta tonno e zucchine, per proseguire con il pesce fresco e in frittura.

Pasta tonno e zucchine


Pasta Tonno e Zucchine


Risy però l'ha sperimentata "di corsa" come suo solito e, rientrati dal mare nell'ora di pranzo, ha messo in padella olio aglio e zucchine affettate sottili sottili, del tipo a buccia verde chiaro raccolte dai contadini del grossetano. Le zucchine si sono rivelate essere tenere e dolci per cui assaggiandole la Risy ha pensato bene di rafforzarne il sapore: non avendo molte risorse in casa ha preso una scatoletta di tonno lo ha sbriciolato in un piatto facendo assorbire tutto l'olio dopodiché l'ha versato in padella con le zucchine ed ha aggiunto 4 o 5 cucchiai di parmigiano, poi ha scolato la pasta e l'ha ripassata in padella per un minuto. Tutti i sensi ringraziano.

Porto Ercole, Porto Santo Stefano e il pesce fresco per davvero

GamberiNei nostri giri turistici in una giornata incerta sul piano metereologico abbiamo approfittato per fare qualche scatto nella vicina Porto Ercole e un giro a Porto Santo Stefano meta di vip. L'obbiettivo in realtà era quello di capire se riuscivamo a trovare del pesce fresco. La fortuna ci ha aiutato e abbiamo potuto assistere allo scarico nel porto del pescato di un paio di pescherecci appena approdati. Abbiamo seguito le casse fino alle pescherie sulla banchina e poi lo abbiamo acquistato a un prezzo decisamente popolare. Tornati a casa abbiamo subito scaldato per 2 minuti i gamberoni in padella con un filo d'olio extra vergine toscano e ce li siamo gustati così, semplicemente saporiti in un modo mai sentito.
Anche del pesce bianco ha accompagnato la serata con un sapore almeno per me mai provato. La frittura di paranza e i gamberetti li abbiamo gustati fritti il giorno dopo in un pranzo con alcuni amici che erano ospiti del vicino camping.Moscardini Il pescatore ci ha inoltre suggerito una ricetta per i "moscardini" o comunque non ricordo come ha chiamato quelli che vedete in foto: cuocerli con un soffritto aglio olio e peperoncino per 5-6 minuti, spruzzarli con il vino bianco, finire con un po' di prezzemolo tritato e usare come condimento degli spaghetti. Il tutto tanto buono da dimenticare di fare la foto finale...


Altre foto

Casale - Interno Casale - Cucina
Casale - Camera da letto Casale - Geko 1
Casale - Geko 2 Pescatori
Pesce fresco Porto Ercole
 
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